Presso il day hospital oncologico dell’ospedale Grassi di Ostia è stato inaugurato il laboratorio di counselling rivolto alle pazienti affette da tumore alla mammella, che trova spazio in una sala denominata “pink room”.
L’ obiettivo e’ garantire una maggiore umanizzazione delle cure. Il carcinoma mammario è il tumore invasivo più comune nelle donne in tutte le fasce d’età, sebbene con percentuali diverse: 41% nelle giovani; 22% nelle adulte e anziane. Sono centinaia ogni anno le persone che ne vengono colpite e che si rivolgono proprio al nosocomio lidense. Trattamenti quali: intervento chirurgico, radioterapia, svuotamento ascellare e chemioterapia possono causare effetti a lungo termine che inevitabilmente contribuiscono a peggiorare la qualità della vita: da qui l’idea del laboratorio. Nato dalla collaborazione tra Asl Roma tre e Rotary Club Ostia, è un servizio condotto secondo il metodo “Multisetting” per l’accompagnamento delle pazienti nel momento in cui hanno concluso le sedute del protocollo chemio-radio-terapico e che si trovano a confrontarsi nuovamente con le problematiche quotidiane e con le difficoltà emotive che possono nascere nella gestione delle relazioni sociali.
“La ‘pink room’ – sottolinea il direttore generale della Asl Roma 3, Vitaliano De Salazar – è a servizio delle donne ammalate di carcinoma alla mammella che, dopo la cura, saranno seguite da psicoterapeute, ma anche da estetiste che le aiuteranno a riprendere consapevolezza di sé”.