Dal centro della Capitale si stavano spostando verso il litorale, guadagnando terreno nel mercato degli stupefacenti. Sedici persone sono state arrestate – a vario titolo – per associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, con l’aggravante dell’uso di armi. Alle prime luci dell’alba, i carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della direzione distrettuale antimafia. L’operazione è frutto dell’indagine denominata “New line”, iniziata nell’aprile 2017 e conclusa a febbraio 2018. Secondo gli investigatori, l’organizzazione criminale riforniva di cocaina, hashish e marijuana i quartieri del Trullo, Monteverde e Montespaccato, con un’espansione dell’area di interesse anche sul territorio di Pomezia. Al vertice c’era un italiano che si serviva del supporto logistico fornito da un parente poliziotto, anche lui finito in manette. Nel corso delle indagini, inoltre, sono stati arrestati due uomini che avevano pianificato di inscenare un furto e poi di appiccare le fiamme in un locale commerciale, al fine di riscuotere i soldi dell’assicurazione assieme al proprietario.
Durante le indagini sono stati arrestati, in flagranza di reato, numerosi spacciatori appartenenti all’organizzazione criminale, sequestrati ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, segnalate alla Prefettura di Roma numerosi assuntori di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno anche consentito di arrestare, in flagranza di reato, due cittadini italiani ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato, tentato incendio e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Nello specifico, è stato accertato che i due predetti soggetti avevano pianificato di inscenare un furto in un esercizio commerciale di generi alimentari sito in questa via Portuense e poi di appiccare un incendio al medesimo locale, al fine di riscuotere unitamente al proprietario i soldi dell’assicurazione necessari a saldare un debito riguardante una partita di droga acquisita in conto vendita dal capo del sodalizio.
Il pronto e repentino intervento dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri competente per territorio, ha evitato che il disegno criminoso venisse portato a termine, scongiurando il pericolo per l’incolumità degli inquilini residenti nello stabile ove è ubicato l’esercizio commerciale. In esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, è stato arrestato anche un appartenente alla Polizia di Stato, inserito a pieno titolo nella suddetta organizzazione criminale, cui forniva, anche in ragione della sua parentela con il promotore, supporto logistico e operativo per il perseguimento degli affari illeciti, svolgendo anche il recupero crediti. Contemporaneamente alla notifica dell’ordinanza che dispone le misure cautelari sono state effettuate 16 perquisizioni domiciliari per la ricerca di armi, denaro contante e sostanza stupefacente.