Incredibile ritrovamento nel campo nomadi di Castel Romano. Gli agenti della polizia, intervenuti a supporto dei vigili del fuoco per l’ennesimo incendio alle auto rubate e date alle fiamme, durante le operazioni di spegnimento hanno notato due borsoni rigonfi tra la vegetazione incolta. (leggi anche”Telecamere a infrarossi contro i roghi tossici”).All’interno c’era un vero e proprio arsenale: archi e fucili per il tiro a volo e di precisione. Dopo un breve controllo, è emerso che le armi erano state rubate la notte precedente alla nazionale slovena di tiro a segno, giunta a Roma per una gara sportiva. Il valore commerciale della merce, nascosta in attesa di essere piazzata sul mercato nero, era di svariate migliaia di euro. Gli atleti sloveni, che ormai si erano rassegnati, hanno ringraziato i dirigenti del commissariato e tutto il personale… Ma l’episodio, inevitabilmente, riaccende le polemiche: “Da tempo chiediamo che il campo rom venga trasferito – si legge in una nota dell’associazione ambientalista Ecoitaliasolidale – l’attività di raccolta e smaltimento di rifiuti e materiali tossici, oltre ad essere illecita, è incompatibile con una riserva naturale”.
Enorme la soddisfazione del dirigente del commissariato per la scoperta effettuata dagli agenti che con professionalità non si sono limitati all’assistenza ai vigili del fuoco, ma hanno anche controllato il campo, scoprendo così la refurtiva. E ancora maggiore la soddisfazione e la gioia degli atleti sloveni, ormai rassegnati a rientrare in patria senza le armi. Gli atleti hanno ringraziato i dirigenti del commissariato e tutto il personale, soprattutto i due scrupolosi agenti. Le armi rubate erano state abbandonate in attesa di essere piazzate sul mercato nero, ma – grazie all’incendio delle auto rubate che ha portato i vigili del fuoco e i poliziotti sul posto – le borse non hanno preso il volo ed ora gli atleti rientreranno senza brutti ricordi in Slovenia.