Il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi per gli agricoltori di Ladispoli che in questi giorni si sono visti recapitare a domicilio le tasse arretrate da pagare sui loro terreni dal 2014 in poi. Sono centinaia le cartelle esattoriali spedite da Palazzo Falcone, anche se, in alcuni casi, sembrerebbe abbiano raggiunto anche imprenditori agricoli esonerati dal pagamento della tariffa ordinaria su campi e pertinenze. Immediate le rassicurazioni del sindaco Alessandro Grando: “Chi ha ricevuto questo tipo di verifica è perchè non ha comunicato lo status di coltivatore diretto o ciò non risulta – ha spiegato – tuttavia chi è in regola dovrà semplicemente presentare all’ufficio tributi l’apposita documentazione per ricevere lo sgravio. Ci scusiamo per eventuali disagi creati, e ribadisco che chi è un coltivatore diretto non deve temere nulla. Certo chi ha sempre usufruito degli sgravi senza alcun titolo non potrà più pagare le tasse in modo agevolato”. Duro l’attacco del PD: “Senza dubbio la lotta all’evasione è sacrosanta e deve essere perseguita – ha affermato il consigliere Marco Pierini – tuttavia non con questo accanimento che crea preoccupazione e perdite di tempo alle famiglie. Cercheremo di approfondire la vicenda”.
“Mi è arrivata a casa una cartella da oltre 5 mila euro – si sfoga il proprietario di un’area agricola dei Monteroni – e non ho capito il motivo. Perché perdere giorni e giorni per recuperare documenti, andare dal commercialista e poi recarsi in municipio per dimostrare che sono in regola? Gli uffici comunali potrebbero farlo autonomamente collegandosi all’Agenzia delle Entrate”. Ancora polemiche, visto che prima delle cartelle, i residenti erano stati raggiunti da un avviso non proprio bonario. “Io sono un coltivatore diretto – protesta un altro utente sempre della stessa frazione – dopo la lettera ho portato la documentazione in Comune come richiesto ma alla fine la cartella esattoriale mi è arrivata lo stesso. Perché?”.
Alcune sigle sindacali si sono già attivate chiedendo un incontro con i tecnici comunali affinchè la situazione si risolva. Interviene pubblicamente la Coldiretti. “Stiamo procedendo al monitoraggio delle cartelle – sostiene Elvino Pasquali, referente dell’associazione sul litorale nord – per capire cosa sta accadendo a Ladispoli”. La prossima settimana dovrebbe avvenire un chiarimento tra le parti. Il settore è già in crisi e le campagne si stanno svuotando a causa dell’enorme peso fiscale dello Stato sui contadini.